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E lo spadista del fair play disse: “Non merito quella stoccata”

"Ho colpito me stesso". Quindi la stoccata non è mia, arbitro la annulli. Così Jiri Beran, spadista della Repubblica Ceca, è finito sui giornali brasiliani come un eroe del Fair Play. È' successo che al primo turno della sua avventura olimpica, nella sfida con il brasiliano Athos Schwantes, Jiri abbia annullato la stoccata che gli era stata attribuita dall'arbitro. Una stoccata che l'avrebbe portato a un passo della vittoria. Vittoria che dopo qualche secondo e qualche stoccata, sarebbe poi andata a Schwantes.

Beran non è un personaggio e la Repubblica Ceca non ha certo una grande tradizione schermistica come la vicina Ungheria. Ma il suo Fair Play gli ha consentito di raccontare la sua storia, il suo lungo inseguimento all'Olimpiade, coronato a Rio, a 34 anni. "Ho fatto quello che avrebbe fatto un qualunque gentleman", ha detto spiegando il suo gesto. È' stato persino sorpreso dall'eco dell'episodio. Il suo profilo su Facebook, aperto soltanto su indicazione della federazione internazionale, è stato invaso dai complimenti. Lui, naturalmente, li ha incassati con soddisfazione, passando il giorno dopo le gare con sua moglie, passeggiando per il centro di Rio.

A questo punto, Jiri si è reso conto di aver chiuso con l'Olimpiade. Di strada ne ha fatta da quando cominciò con la scherma a 25 anni, dopo aver lasciato calcio, nuoto e softball. "Sono arrivato alle Olimpiadi dopo aver pensato a lungo che non ce l'avrei mai fatta. Ora mi sento pronto a tutto nella vita".